Cantante e bassista, CLaudio Bovo ha iniziato a muoversi nella scena underground/new wave nei primi anni 80 (Venavil), per poi virare su esperienze di rock/cabaret (Crudele & i Demon), di canto corale gospel (Deep River Choir) e infine di teatro comico musicale (L'Anonima Vocali) e canto jazz.
Ha studiato canto al Centro Jazz di Torino con Francesca Oliveri, del cui Deep River Choir fa parte fin dagli esordi nel 1989. Cantante/attore nella compagnia "L'Anonima Vocali" in due spettacoli di teatrojazz - "5 vocali con sonanti" e "La vera storia dei gemelli Fizz, inventori". Dal 2001 presenta con il pianista Palmino Pia la serie "Poca confidenza…" dedicata ad una rivisitazione ironica del repertorio classico dei "crooner" americani e italiani. Insieme al chitarrista Maurizio Verna interpreta il recital "2 piemontesi a Napuli...", un curioso viaggio nel mondo della canzone ironica piemontese con parallelismi in terra partenopea. Insieme ai colleghi de L'Anonima Vocali ha vinto il "premio quartetto Cetra" Per l'efficace riproposta del "vocalese" e le relative versioni umoristiche in Italiano. Nel 2005 inizia il Progetto C.L.O.D.E, canzone d'autore in compagnia di Maurizio Verna e Claudio Lazzari. Dal 2006 è il cantante della Moraine Big Band, 18 elementi in swing... Agosto 2007: debutta al Festival S.Anna Arresi Jazz l'ensemble Haiku Sensei, un sestetto tra jazz e poesia. Aprile 2008: nasce l'orchestrina "Sultanato dello swing" a cura del M. Freddy Colt con "Il batterista sull'oceano", spettacolo musical teatrale su Natalino Otto. Nello stesso anno CLaudio collabora con Paola Mei e l'Orchestra sinfonica Giovanile del Piemonte; il lavoro culmina in un concerto Natalizio all'Auditorium G.Agnelli presso il Lingotto di Torino con la direzione del maestro Massimiliano Caldi. Marzo 2009: pubblica il lavoro, "j' amis" (gli amici), poesie contemporanee piemontesi musicate da Maurizio Verna. Il progetto è arricchito dalla partecipazione di vari ospiti tra cui la cantante Christine "Naif" Herin (a.k.a. dolche) e il fisarmonicista Roberto Bongianino. L'ironia come tratto comune a tutti i progetti, cantare sorridendo con gioia non sempre amara. Nel decennio successivo si dedica alle cure parentali e alterna le attività di stampo artistico a quelle di formazione nel campo del canto e della tecnologia dell'informazione, settore nel quale si occupa dei rapporti tra tecnologia e società. |